Divieto di fermata – Il vigile si avvicinò con il taccuino delle infrazioni in mano e il fischietto in bocca che aveva appena fischiato. Erano anni, giorno dopo giorno, che gli stava appresso, che lo spiava anche quando non era in servizio.
Quella sera finalmente lo aveva beccato. “ Signor orologio, lei è in multa “ disse con somma soddisfazione. L’ ho vista benissimo. Lei si è fermato, appena appena, giusto un attimo, ma lei si è fermato ! Non provi a negare “.
E lui, il signor orologio, rispose con soddisfazione somma: “ Non nego affatto. Anzi, le dirò signor vigile, che non vedevo l’ ora di farlo. Riposarmi, fermarmi almeno un secondo. Che gioia essermi seduto anche un solo istante. Che gioia aver disubbidito alla legge. A questa legge del cazzo che non mi dà respiro alcuno, a questa legge che mi costringe a camminare, se non a correre, sempre. A questa legge odiosa che è uguale per tutti, anche e soprattutto, per i vecchi dalle ginocchia malate “ .
Prohibition of stopping – The cop came up with the ticket book in hand and in his mouth the whistle that he had just blown. It had been years, day after day, that he was watching him, spying on him even when he was not in service.
That evening he finally caught him. “Mr. Orologio, I’m writing you a ticket” he said with great satisfaction. “I saw you very well. You stopped, scarcely, just for a moment, but you have stopped! Do not try to deny it. ”
And he, Mr. Orologio, responded with great satisfaction: “I do not deny it. Indeed, I will tell you, officer, I couldn’t wait do to it. Resting, stopping at least for one second. What a joy to sitting even for just a moment. What a joy to have disobeyed the law. To this fucking law that does not give me any breathing room, this law that forces me to walk, if not to run, always. This odious law that is equal for everyone, especially for the old ones with ill knees “.
Divieto di fermata 70×70 cm © Liviano Orologio